ITALIA
ARCHITETTI ORGANICI ITALIA
Giovanni MICHELUCCI (1891-1991) maestro Architettura Organica Italiana
Pier Luigi NERVI (1891-1979) maestro Architettura Organica Strutturale (APAO)
Luigi PICCINATO (1899-1983) maestro Urbanistica Organica Italiana (APAO)
Carlo SCARPA (1906-1978) architettura come poesia del materiale (APAO)
Edoardo GELLNER (1909-2004) architettura organica e paesaggistica alpina www.edoardogellner.org (APAO)
Giulio DE LUCA (1912-2004) maestro Architettura Organica Italiana (APAO)
Bruno ZEVI (1918-2000) critico e promotore di fama internazionale Architettura Organica Italiana (APAO)
Leonardo RICCI (1918-1994) Architettura Organica Esistenzialista, allievo di Giovanni Michelucci (APAO)
Giancarlo DE CARLO (1919-2005) architettura integrale sociale e spontanea www.darc.beniculturali.it/de_carlo/INDEX.HTM
Paolo SOLERI (1919-2013) , Architettura come Ecologia Umana, allievo di Frank Lloyd Wright
Antonio SARNO (1921-2003) Architettura Organica Italiana, allievo di Giulio De Luca (APAO)
Marcello D'OLIVO (1921-1991) Architettura Organica Sperimentale (APAO)
Luigi PELLEGRIN (1925-2001) Architettura Organica Sperimentale (APAO)
Franco D'AYALA VALVA (1927-2018) Architettura Organica Italiana, allievo di Frank Lloyd Wright a Taliesin
Mario GALVAGNI (1928-2020) Architettura Organica Sperimentale come Ecologia della Forma
Fabrizio CAROLA (1931-2019) architettura sostenibile e tradizione locale , documentazione di progetti realizzati in Africa a cura del sito ArchNet.org
Aldo LORIS ROSSI (1933-2018) Architettura Organica Italiana come protesi della natura, allievo di Giulio De Luca
Studio SARNO ARCHITETTI (1981-2015) - Architettura Organica Italiana (Antonio Sarno 1921/2003 - Carmine Sarno - Carlo Sarno) https://www.facebook.com/sarnoarchitetti
Carmine SARNO (1958), studio di Architettura Organica (dal 2015)
Carlo SARNO (1959), studio di Architettura Organica Cristiana (dal 2015) http://carlosarno.blogspot.com
Stefano BOERI (1956) Architettura e urbanistica ecologica, bosco verticale e urbano www.stefanoboeriarchitetti.net
Giovanni D'AMBROSIO (1959) Organic Designer Giovanni D’Ambrosio - Designer (contractitaliano.it)
AJROLDI Pietro (1910-1963) architetto organico palermitano
ANDI Stefano (1954) architettura organica vivente e antroposofia
ARTUSI Matteo (1984) organic design
BARONI Nello (1906-1958) tra i fondatori di APAO gruppo architetti organici di Firenze
BASSI Giovanni Battista (1926-2013)
BELLARDI Francesco www.urbansolution.it
BERARDI Sandro
BERTI Vincenzo Giuseppe (1944)
BONAFEDE Antonio (1919-1980) (APAO)
BONAIUTI Franco (1920-2000) , gruppo architetti organici di Firenze ispirati da Wright e Michelucci
BORROMINI Rocco (1976) http://roccoborrominiarchitetto.tumblr.com
BORRUSO Giorgio organic designer www.borrusodesign.com
CALANDRA Roberto (1915-2015) , architetto organico siciliano (APAO)
CAROLA Fabrizio (1931-2019) architettura umanitaria integrata e creativa
CASCELLA Pasquale - collaboratore di Luigi Pellegrin - architettura bioclimatica www.pasqualecascella.it
CAPUTO Maria Teresa www.urbansolution.it
CARACCIOLO Edoardo (1906-1962) , ingegnere, architetto e urbanista organico palermitano (APAO)
CASTIGLIONI Giorgina www.giorginacastiglioni.it design, ecologia umana e architettura bioecologica
CHELAZZI Giuliano (1942) studioso dell'architettura di Frank Lloyd Wright e Presidente dell'Associazione Amici di Frank Lloyd Wright Amici di Frank Lloyd Wright
CONTI Adriano (1937) e CONTI Fabio (1967) www.idroprogetti.com Presidente e fondatori dell'Associazione Interregionale di Architettura Organica - AIARCO
CORRADETTI Giovanni (1941)
COSTANZO Salvatore (1954) architettura organica e sostenibilità nell'ambiente storicizzato
DAFFINA' Francesca (1966) allieva e collaboratrice di Luigi Pellegrin www.francescadaffina.it
DALISI Riccardo (1931) architetto, artista e designer: architettura come poesia gioiosa tra artigianalità e partecipazione www.archimagazine.com/dalisi.htm
DALLA TORRE Massimo
DALL'OLIO Claudio (1920)
DE BONETTI Luigi (1924)
DEL DRAGO FIESCHI RAVASCHIERI Giovanni (1933-2016) , allievo di Frank Lloyd Wright a Taliesin
DE FELICE Ezio Bruno conservazione e creatività organica temporale
DE SANTIS Claudio (1939)
DETTI Edoardo (1913-1984) , gruppo architetti organici di Firenze , allievo di Michelucci e collabora con Carlo Scarpa
DI BENEDETTO Stefania (1979) architettura ed etica delle risorse energetico-ambientali
DI CARLO Biagio (1950) studioso di strutture geodetiche, tensegrali e sinergetiche www.biagiodicarlo.com
DI SALVO Walter (1926-2017) architettura organica italiana
FIORENTINO Mario (1918-1982) (APAO)
FISHER David Architettura Dinamica progettata dalla vita e forgiata dal tempo www.dynamicarchitecture.net
FIUMARA Luigi , LOA - Living Organic Architecture e antroposofia https://m-arc.org/en/author/luigi_fiumara/
FLORIO Andrea
FONTANA Luisa
GAMBERINI Italo (1907-1990) architettura come organismo semantico , gruppo architetti organici di Firenze
GABBARIA Mistrangelo Pasquale (1942) e Luisa museologia, restauro ed allestimenti museali
GARATTI Vittorio (1927) organicismo funzionale e simbolico
GELLNER Edoardo (1909-2004) architettura organica e paesaggistica alpina (APAO) www.edoardogellner.org
GIORGINI Vittorio (1927) natura come modello morfologico per l'architettura
GORI Giorgio Giuseppe (1906-1969) gruppo architetti organici di Firenze
GOTTARDI Roberto (1927) organicismo funzionale e simbolico
GUIDO Marcello (1953) espressionismo organico decostruttivista
GURRIERI Francesco (1938)
INGLESE Tullio (1938) fondatore di "Nacul Center for Ecological Architecture" www.tiaarchitects.com
ISOTTA Emilio (1910-1988) architettura organica e tradizione locale
KOENIG Giovanni Klaus (1924-1989)
LEONARDI Michele - allievo e collaboratore di Luigi Pellegrin - systemic architecture www.systemichabitats.it
MARABOTTO Pasquale (1914-2006) architettura organica per l'Uomo integrale (APAO)
MASIERI Angelo (1921-1952) allievo e collaboratore di Scarpa ispirato da Wright
MINISSI Franco (1919-1996) museografia e conservazione archeologica organica
MORASSUTTI Bruno (1920-2008) allievo di Wright a Taliesin e Scarpa
MUSMECI Sergio (1926-1981) struttura organica come forma logico-espressiva
NICOLETTI Manfredi (1930-2017) architettura come metafora della natura
PAGNINI Rolando (1911-1965) , gruppo architetti organici di Firenze ispirati da Wright e Michelucci
PALPACELLI Franco (1925-1999)
PARANCOLA Stefano architettura bioecologica e Feng Shui
PEMONI Giancarlo (1941)
PESCE Gaetano (1939-2024)
PETRILLI Antonio (1916-2001) APAO architettura organica come religione https://artcurel.blogspot.com/2019/08/antonio-petrilli-una-vita-tutta-donata.html
PICCININI Massimiliano (1967) architettura per la vita
RE Bernardo , architetto amante dell'Architettura Organica www.archilovers.com/bernardo-re/
REDI Francesco (1970) allievo e collaboratore di Luigi Pellegrin, Paolo Soleri e Antonio Michetti www.francescorediarchitetto.com
RIZZI Alberto (1959-2012) progettista del palazzo Boglietti a Biella
ROCCA Beniamino (1943) e ROCCA Laura (1969) www.roccatelier.it
ROCCHI Cesare , fondatore e presidente associazione " ORGANISM "
ROS Pierfrancesco Architettura Olistica e fondatore nel 1998 della Scuola Italiana di Architettura Feng Shui www.fengshui-italia.com
ROSSETTI Norberto
ROSSI Alberto Mei (1968) Architettura Organica Antropica www.archiram.com
ROSSI Tullio (1903-1995)
RUGGIERO Oreste (1950) architettura come espressione di sentimento e cultura del luogo www.oresteruggiero.com
SACCARDI Ugo (?-2011)
SACRIPANTI Maurizio (1916-1996) architettura sperimentale cinetica
SANTORO Francesco (1968) architetto organico
SAVIOLI Leonardo (1917-1982) segno creativo come forma-spazio organico , gruppo architetti organici di Firenze ispirati da Wright e Michelucci
STELLA Ettore (1915-1951) APAO , architetto e urbanista amico di Bruno Zevi ha operato per la rinascita di Matera
TAGLIABUE Benedetta (1963) www.mirallestagliabue.com
VALORI Michele (APAO)
VIETTI Luigi (1903-1998) architettura organica neorealista in Sardegna
VITTORIA Eduardo (1923-2009) APAO
Architettura Organica in Italia: una sensibilità più che un movimento uniforme
L'Architettura Organica, una filosofia che promuove l'armonia tra l'abitare umano e il mondo naturale, sebbene sia stata concettualizzata e promossa in maniera più esplicita da figure come Frank Lloyd Wright negli Stati Uniti, ha trovato in Italia un terreno fertile per interpretazioni e sviluppi unici, spesso legati alla profonda cultura del paesaggio, alla ricchezza dei materiali locali e a una sensibilità artigianale intrinseca.
Principi Fondamentali dell'Architettura Organica:
Prima di analizzare il contesto italiano, è utile richiamare i capisaldi di questa filosofia architettonica:
Armonia con la Natura: L'edificio non si impone sul paesaggio, ma vi si integra, quasi nascendo da esso. Questo implica un rispetto per la topografia, la vegetazione esistente e le condizioni climatiche.
Uso di Materiali Naturali e Locali: Preferenza per legno, pietra, terra cruda, ceramica, vetro, spesso lasciati nella loro texture originale, per connettere l'edificio al suo contesto geologico e culturale.
Forme Fluide e Non Rigide: Spesso si evitano angoli retti e forme stereometriche a favore di linee curve, sinuose, ispirate a quelle presenti in natura (es. profili di montagne, andamento di fiumi, forme di piante).
Integrazione Interno-Esterno: Gli spazi interni ed esterni non sono separati rigidamente, ma fluiscono l'uno nell'altro attraverso ampie vetrate, terrazze, giardini pensili e percorsi che connettono visivamente e funzionalmente.
Sostenibilità e Benessere: Ricerca dell'efficienza energetica, uso passivo della luce solare e della ventilazione naturale, attenzione alla salubrità dei materiali per garantire il benessere degli abitanti.
Centralità dell'Uomo: L'architettura è pensata "a misura d'uomo", rispondendo alle sue esigenze psicologiche, fisiche ed emotive, creando ambienti accoglienti e stimolanti.
L'Interpretazione Italiana: Una Sensibilità Più Che un Movimento Uniforme
In Italia, l'architettura organica non si è manifestata come un movimento stilistico omogeneo con un manifesto chiaro e discepoli definiti, quanto piuttosto come una sensibilità progettuale che ha influenzato e continua a influenzare diversi architetti in modi distinti. Questo è dovuto in parte alla forte identità culturale e al profondo legame con la storia e il paesaggio presenti in ogni regione italiana.
Figure Chiave e Esempi Storici:
Bruno Zevi (1918-2000): Il Teorico e il Promotore
È la figura più importante per la diffusione e l'interpretazione dell'architettura organica in Italia. Critico e storico dell'architettura, Zevi fu allievo di Wright e un acceso sostenitore dei suoi principi.
Nel 1945 fondò l'APAO (Associazione per l'Architettura Organica), con l'obiettivo di promuovere un'architettura democratica, umana e contestualizzata, in contrapposizione all'architettura monumentale e razionalista che vedeva come espressione di regimi totalitari.
Le sue opere, in particolare "Verso un'architettura organica" (1945), furono fondamentali per definire il dibattito e influenzare generazioni di architetti. Zevi enfatizzava l'architettura come spazio vivente, "spazio interno" esperibile dall'uomo, non solo come forma esterna.
Paolo Soleri (1919-2013): Dalla Teoria all'Arcologia
Altro allievo di Frank Lloyd Wright, Soleri sviluppò una visione ancora più radicale, che lo portò a coniare il termine "Arcologia" (architettura + ecologia), proponendo un'integrazione totale tra architettura e ambiente a scala urbana per affrontare i problemi della crescita demografica e dello spreco di risorse.
Sebbene le sue realizzazioni più ambiziose siano negli Stati Uniti (es. Arcosanti in Arizona), un esempio significativo della sua applicazione dei principi organici in Italia è la Fabbrica Ceramica Artistica Solimene a Vietri sul Mare (1953). Qui, le forme scultoree in cemento e l'uso intensivo delle ceramiche locali creano un edificio che emerge quasi naturalmente dal paesaggio collinare, riflettendo il genius loci e la vocazione artigianale del luogo.
Carlo Scarpa (1906-1978): La Materia e il Dettaglio Organico
Pur non essendosi mai autodefinito "architetto organico", l'opera di Scarpa incarna molti dei principi fondamentali di questa corrente. La sua architettura è un dialogo profondo con la materia (pietra, legno, cemento a vista, acqua), la luce, il tempo e il contesto storico-culturale.
Le sue realizzazioni, come la Tomba Brion a San Vito d'Altivole (1969-1978) o la Fondazione Querini Stampalia a Venezia (1961-1963), mostrano una capacità unica di integrare l'intervento architettonico con il paesaggio e la preesistenza, creando sequenze spaziali fluide e sensoriali, dove il confine tra architettura e natura si dissolve. Ogni dettaglio è pensato per stabilire una connessione profonda con l'ambiente circostante.
Giovanni Michelucci (1899-1990): Spazi Complessi e Umani
Anche Michelucci non era etichettabile con un'unica corrente, ma il suo approccio risuona con l'organico per la ricerca di un'architettura "popolare", che rispondesse alle esigenze sociali e spirituali della comunità.
La sua Chiesa di San Giovanni Battista (o dell'Autostrada) a Campi Bisenzio (1960-1964) è un esempio iconico: le sue forme, che richiamano le tende beduine o elementi naturali, e l'uso di materiali tradizionali come il sasso e il rame, la rendono un'opera profondamente integrata nel paesaggio toscano e dal forte valore simbolico e umano.
L'Architettura Organica in Italia Oggi: Evoluzione e Nuove Frontiere
Oggi, il concetto di architettura organica si è fuso e spesso si sovrappone a quello di bioarchitettura, architettura sostenibile, design biophilico e architettura a impatto zero. Non si parla più di un "movimento" isolato, ma di una metodologia progettuale intrinseca a molti studi contemporanei.
Gli architetti e gli studi che incarnano questi principi oggi in Italia si concentrano su:
Progettazione Bioclimatica: Utilizzo intelligente dell'orientamento, della ventilazione naturale, dell'ombreggiamento e dell'isolamento per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici.
Materiali Ecocompatibili: Ricerca e impiego di materiali a basso impatto ambientale, riciclabili, rigenerabili e non tossici (legno certificato, isolanti naturali, terre crude, ecc.).
Integrazione Paesaggistica Spinta: Non solo l'edificio si adatta al sito, ma il paesaggio viene "portato dentro" l'edificio attraverso cortili interni, giardini verticali, tetti verdi, ampie vetrate che inquadrano viste.
Tecnologie Sostenibili: Integrazione di pannelli solari, sistemi di recupero delle acque piovane, geotermia, domotica per ottimizzare le prestazioni ambientali.
Benessere Abitativo: Attenzione alla qualità dell'aria interna, all'illuminazione naturale, all'acustica e alla creazione di spazi che favoriscano la connessione con la natura (biophilia).
Esempi Contemporanei di una Sensibilità Organica:
Molti studi italiani, pur non aderendo all'etichetta "organica" in modo esclusivo, mostrano una chiara affinità con i suoi principi. Tra questi:
Mario Cucinella Architects (MCA): La sua "architettura empatica" si concentra sul rapporto tra l'uomo, il clima e l'ambiente, realizzando edifici che rispondono al contesto climatico e culturale, spesso con forme sinuose e sistemi di ombreggiamento che richiamano elementi naturali.
Stefano Boeri Architetti: Il Bosco Verticale a Milano è un esempio emblematico di come la natura possa essere integrata in un contesto urbano denso, migliorando la biodiversità e la qualità dell'aria. Pur essendo una torre, la sua "pelle" vegetale le conferisce una qualità organica e viva.
Studi di Bioarchitettura Diffusi: In tutta Italia, soprattutto in regioni con una forte tradizione di edilizia rurale e una crescente sensibilità ambientale (es. Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria), esistono numerosi studi che si dedicano esplicitamente alla bioarchitettura e all'edilizia sostenibile, i cui progetti incarnano pienamente i principi dell'architettura organica moderna.
L'architettura organica italiana, quindi, può essere intesa come una sensibilità e un approccio che privilegia il rapporto tra l'ambiente costruito e il suo contesto naturale e culturale, piuttosto che come un movimento stilistico unificato e unitario. È caratterizzata da un profondo rispetto per il sito, i materiali e l'esperienza umana, riecheggiando i principi più ampi dell'architettura organica e riflettendo al contempo le distinte interpretazioni italiane.
In conclusione, l'architettura organica in Italia è un filo conduttore che attraversa la storia e la contemporaneità, manifestandosi non tanto come uno stile riconoscibile, ma come un approccio progettuale profondo e rispettoso, che cerca l'equilibrio tra l'opera dell'uomo e l'ambiente naturale e culturale in cui essa si inserisce.
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